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Il Centro Civico di Ranica, posto in posizione baricentrica tra il centro storico e la nuova espansione urbana, comprende la sede della Biblioteca Civica, un asilo nido, una sede per associazioni e una piccola sala conferenze.
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L’edificio è concepito come un nuovo catalizzatoredella vita urbana; non solo è la costruzione di un laboratorio per l'educazione e l'informazione, ma diventa anche una nuova 'piazza' dove le persone possono incontrarsi e dove i cittadini possonorafforzare il loro senso di appartenenza al territorio.
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La riflessione sul concetto di piazza e di attraversamento dello spazio pubblico ha innescato il processo generativo del "suolo". Storicamente, la piazza nelle nostre città è, in genere, definita dai limiti visivi e fisici degli edifici che la circoscrivono.
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Con questo progetto si è cercato di ibridare la netta distinzione tra il pieno (edificio) e il vuoto (la piazza), aprendo l'edificio pubblico alla vita della città e quindi accogliendo i flussi di attraversamento pedonali che penetrano fin dentro la massa edilizia, sollevata dal suolo.
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L'edificio è organizzato su due livelli e, perimetralmente, il livello superiore aggetta fortemente rispetto a quello inferiore. L'idea è quella di un grande volume compatto, rivestito in policarbonato, che appare sospeso e sotto il quale il disegno degli spazi aperti si insinua e si fonde con il sistema degli accessi e degli spazi interni.
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Il piano inferiore dell'edificio è, infatti, caratterizzato da una forte permeabilità dell'attacco a terra e notevole è l'importanza che assumono gli spazi di intermediazione e di passaggio tra interno ed esterno. Internamente due corti aperte al cielo perforano il grande volume sospeso portando aerazione e luce naturale al piano terreno.
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Alla semplicità e compattezza dei volumi esterni corrisponde la complessità degli spazi interni: tale complessità, pur garantendo una chiara ed esplicita distribuzione delle attività, si esplicita nella creazione di una sorta di scenario urbano.
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I volumi che racchiudono gli spazi principali della biblioteca, infatti, sono tutti leggibili come forme geometriche tridimensionali che organizzano il percorso riproponendo, in un interno, un'articolazione analoga a quella della città.
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Nell'ampio spazio a doppia altezza della biblioteca le diverse aree funzionali appaiono come volumi indipendenti e di differente altezza collegati in quota da passerelle leggere e tutti in forte rapporto visivo con lo spazio esterno del patio centrale.
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L'edificio dispone di un'immagine nitida con sfumature di colore morbido, che cercano di distinguersi dall'ambiente circostante ma allo stesso tempoevocano le tonalità argentee delle montagne vicine e le calde sfumature dell'alba o del tramonto.
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Location: Ranica, Italy Architects: Dap studio + Paola Giaconia Collaborators: Pasquale Gallo, Alessia Mosci, Laura Tagliabue, Paolo Vimercati Structural engineer: Davide Arrigoni Site construction supervision: Silvano Armellini, Bruno Sciola Mechanical, electrical, plumbing engineers: Milanoprogetti S.p.A. Building cost: € 2,800,000 Year: 2010 Client: Comune di Ranica