Il museo originario, realizzato dall’architetto Amedeo Albertini nel 1958-60, è stato oggetto di un concorso indetto nel 2004 dalla direzione del museo, allo scopo di adattare il nuovo complesso agli standard dei musei internazionali e renderlo un luogo in grado di interagire con il tessuto sociale della città di Torino, una delle capitali mondiali dell’automobile.
L’impianto simmetrico dell’edificio esistente è stato “riletto” per rispondere alle diverse condizioni dell’intorno enfatizzando il rapporto con l’area urbana attraverso la realizzazione di una nuova ala e la riorganizzazione del sistema di accessi pedonali e carrabili.
Un intervento che valorizza anche le connessioni tra ambiti urbani diversi integrando la maglia urbana ad ovest con l’alta qualità ambientale del paesaggio delle colline e della parkway lungo le rive del fiume Po, punteggiata dalla presenza dei grandi volumi del Palazzo del Lavoro di Pierluigi Nervi e Gio Ponti e dal rinnovato Palavela di Gae Aulenti.
Un dialogo tra architettura e contesto con una continuità tra spazi interni ed esterni che crea viste inattese e instaura relazioni inedite tra le varie parti del museo, sottolineando la spazialità “moderna” e l’arditezza strutturale delle architetture esistenti.
Sottolineando le distese linee orizzontali del fronte esistente sul fiume, il nuovo basamento, inflesso verso sud, articola una serie di spazi aggregativi che accolgono i diversi ambiti pubblici del museo e delle attività connesse (bookshop, vendita di merchandising, bar-cafeteria).
In sintonia con molti esempi europei contemporanei, le funzioni propriamente espositive sono integrate da una serie di attività complementari comunicative di un museo contemporaneo , vivo e aperto alla città a tutte le ore del giorno.
La trasformazione della corte esistente in un “giardino d’inverno”, attraverso la realizzazione di una copertura luminosa a shed, si adatta a nuove esigenze per eventi all’aperto anche in concomitanza delle celebrazioni nel 2011 dei 150° anniversario dell'Unità d’Italia a Torino.
Diventa anche il luogo dove si raccordano e si affacciano i diversi percorsi museali, garantendo un orientamento dei visitatori estremamente naturale, e diventa, insieme alle esistenti passerelle di collegamento tra i due corpi, il cuore di un collaudato schema espositivo “ad anello”.
Il tutto avviluppato da una nuova facciata di vetro trattato, con diversi gradi di trasparenza, che unifica i volumi rinnovando l’immagine del museo con una grande attenzione nel rapporto tra parti esistenti e parti nuove, riunite da un disegno sinuoso, come nelle più avanzate esperienze analoghe della scena internazionale.
Una soluzione di continuità tra l’esistente e il nuovo che permette di superare le differenze epocali con un’immagine unitaria e contemporanea necessaria per il ruolo riferimento culturale in grado di interagire con la città.
Location: Turin, Italy Architect: Cino ZucchiArchitetti Project Team: Arch. Pietro Bagnoli, Arch. Maria Rita Solimando Romano e Maria Nazarena Agostoni, Cristina Balet Sala, Gianni Cafaggini, Michele Corno, Filippo Carcano, Francesco Cazzola, Maria Silvia Di Vita, Luca Donadoni, Stefano Goffi, Linda Larice, Diego Martinelli, Filippo Facchinetto, Michela Catalano Coordination and Supervision of Works: RecchiEngineering Exhibition Design: François Confino and Studio Lltt Area: 17,700 m2 Year: 2011